Cinque Agosto’ 12, oggi c’è
veramente caldo… il sole scotta, ci alziamo sempre presto ma, decidiamo di
fermarci in un baretto vicino al mare per una lunga colazione… fanno il caffè
espresso, per me vera goduria ero in
astinenza.
Jacopo non sta più nella pelle,
vuole andare in spiaggia… arriviamo alle 9.00, non c’è ancora tanta gente…
posizioniamo gli asciugami… e ci godiamo una leggera brezza.
JJ è subito in acqua.
Io mi bagno i piedi poi mi
immergo nella lettura, ogni tanto alzo lo sguardo e controllo il piccolo… ma
sono tranquilla c’è Marco con lui.
Interrompo la lettura, uno strano
rumore cattura la mia attenzione; dei pescatori stavano cercando di mettere in
mare un piccola barca di legno, rossa e bianca, la facevano scivolare lungo
delle assi, dalla spiaggia al mare.
Lì osservo, erano quattro ragazzi
abbastanza giovani, la barca invece sembrava datata… mi sembrava un gozzo ma io
non sono un’esperta quindi non so… potevo però percepire l’amore e la cura con
cui la trattavano sicuramente per loro era, è preziosa…
Già, perché spesso alle cose ci
si affeziona, io addirittura sono quella che, dà i nomi agli oggetti così
facendo lì sento più miei, è come se prendessero vita.
Sbircio dà lontano e noto che la
barca ha un nome.
Si è fatta ora di pranzo, ci
fermiamo in un locale poco distante e mangiamo pesce alla piastra… fa davvero
caldo, in spiaggia si stava meglio… non sappiamo come impegnare la
giornata…motivo per il quale l’unico luogo accessibili per tutti sembrano quelle
acque cristalline… mare, mare e solo mare.
Siamo cotti dal sole, torniamo
verso le 17.00 a
casa, domani ci aspetta una giornata impegnativa 200 km in barca.
Sei Agosto’ 12 ore 8.00 siamo in
barca, il tempo sembra buono. Ci aspetta una giornata piena…
Quattro isole da visitare Prvic,
Grgur, Goli e Rab.
JJ dà il meglio di se stesso è
incontenibile, saranno tutte queste novità… mette a dura prova sia la mia
pazienza, (generalmente ne ho tanta), che
quella di Marco.
Ma, scopriamo di potercela fare (con
molto fatica), lunghi respiri e sguardi di comprensione, nel mentre la nostra
adorabile peste è indomabile, ma va comunque bene così… e sapete perché? Noi
abbiamo scelto di lasciarlo sempre libero di sperimentare e sperimentarsi… per
noi è molto faticoso, corri di qua, di là, controlla che non sia in pericolo e
tanto altro… ma poi nel suo sorriso che si apre al mondo, alle persone vediamo tutto
quell’ entusiasmo che lo rende unico e ci soddisfa; addirittura la stanchezza
si fa più leggera… Questa scelta educativa è stata presa per non contaminarlo
dai nostri schemi mentali adultizzati, per dargli la possibilità di
manifestarsi per quello che è … non vogliamo chiuderlo in un recinto, non
vogliamo limitare la sua creatività, desideriamo che possa avere piena
consapevolezza delle sue capacità…
Acque cristalline e delfini in
mare aperto ci accompagnano in questa breve gita…
In una piccola baia del mar
Adriatico, che sembra lontana dal mondo civilizzato, facciamo il bagno con dei
pesci azzurri, rosa che ci nuotano intorno… in tanto si tuffano in acqua un
uomo e una donna da un’altra imbarcazione sono nudi… ci vedono e sembrano
imbarazzati… se ne vanno…
Le persone sono piene di
contraddizioni… perché andarsene… perché essere imbarazzati… ma? Noi non lo
eravamo, mi è spiaciuto che non abbiano goduto di quell’angolo di paradiso.
Dopo 30 minuti circa …ripartiamo,
altra isola, altri panorami altre persone… e poi un’altra ancora…
Alle 18.30 torniamo a Baska
distrutti da Jacopo, dal sole e dalla stanchezza ma appagati dall’intesa
giornata.
1 commento:
...letto tutto d'un fiato! Per un attimo sono volata via dalla scrivania, anche io lì con voi a farmi cullare dalle onde del mare!
In silenzio... ti seguo :)
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