Circa 5 anni e mezzo fa mi sono
trovata nella stessa sala d’aspetto, ufficio vaccini…mi sembrava di fare un
salto indietro nel tempo, quello che però era totalmente diverso era il mio
stato emozionale. Per qualche minuto, però, la mia mente si è tuffata in quel
ricordo sbiadito.
Mi sono rivista agitata, confusa
e protettiva .. nel cuore avevo un grande timore che qualcuno mi domandasse
della sua mano, che qualcuno lo osservasse, che qualcuno commentasse…
Bene, alcuni dei miei timori si
avverarono ed io che facevo finta di nulla, che indossavo la maschera soffrivo
nelle chiacchiere di quella stanza.
“E’ la mente che trae il bene dal male, che rende sventurato o felice,
ricco o povero.”
Edmund Spencer
In men che non si dica mi sono “risvegliata
dal ricordo” e immediatamente il mio sguardo si è rivolto al mio piccolino tutto agitato per l’iniezione,
gli ho sorriso e gli ho spiegato che sarebbe stato una specie di pizzicotto rapido,
rapido…lui ha annuito con la testa..
Ero serena, in pace con me stessa
e con il mondo…
Dopo pochi minuti ci hanno chiamato
in una stanzetta per pormi delle domande di routine....io rispondendo mi sono
sentita troppo e troppo fortunata…di fatto il mio ometto non ha mai avuto
nemmeno un piccolo problema di salute nell’arco di quasi sei anni…
Poi finalmente è arrivata l’iniezione…tac
finito…
Lui con il broncio, mi implorava
un premio, un gioco e io ovviamente che lo accontentavo orgogliosissima del suo
comportamento.
Sono stata così serena d’aver
probabilmente trasmesso questo stato emozionale a chi mi/ci circondava… è stato
bello…
Mi sono resa conto dei passi
compiuti, mi sono resa conto che ho fatto bene ad ascoltare sempre il mio
cuore.
1 commento:
Brava Vero, e bravo Jacopo... penso che davvero il tuo essere stata serena gli abbia dato a sua volta la giusta serenità per affrontare l'iniezione... è giusto ricordare, rivivere, e scoprire quanta strada si è fatta da allora!
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