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lunedì 17 settembre 2012

La campanella delle 8.10 ... in attesa delle 16.30



Primo giorno di scuola per il mio dolcissimo bimbo.
Faceva il temerario… lui quello che non teme nulla…, lui il mio dormiglione e invece con mia grande sorpresa si è lavato e vestito rapidamente erano le 7.20, lui era pronto per la sua avventura.
Io mi sentivo parecchio agitata, ma con la mia grande arte teatrale ho fatto finta che fosse un giorno come qualsiasi altro ( penso di non avergliela data a bere però…, forse non sono così una brava attrice come mi penso).
Ore 8.10 siamo a scuola, la sua prima vera campanella squilla, fin qui tutto bene…
C’è il momento della preghiera, i bambini si siedono in cerchio silenziosi e noi genitori ascoltiamo e li osserviamo in lontananza… che emozione…
Il rito si conclude.
Siamo pronti, stiamo per entrare in aula.
Lui, il mio piccolo eroe è zitto, zitto non conosce nessuno ad un tratto mi si avvicina, non riesce a trattenere le lacrime…mi stringe e  piange, piange per 5 minuti, il suo bel visetto diventa tutto rosso e mi dice “ io sono ancora piccolo, posso tornare a casa?”
Pugnalata… “No JJ non puoi, stai crescendo e adesso è il tempo della scuola”
Lo saluto in lontananza, rimane con lui il suo papà… piange ancora un pochino, poi si calma… io sbircio in lontananza…
Mio marito esce dall’aula e mi dice “ha un musino… ma non piange più, andrà tutto bene!”
“Ok, andrà tutto bene”
Ci incamminiamo verso l’uscita e inevitabilmente i pensieri corrono .
JJ cresce, è un bambino forte e sicuro… sarà in grado di gestire questa giornata e quelle a venire…
Sono certa di questo…
Ma adesso attendo le 16.30 per abbracciarlo forte.

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