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sabato 8 settembre 2012

La differenza arricchisce


Il 17 Settembre mio figlio inizierà la prima elementare, lui è emozionato ( quindi tutto nella norma) io di più…
Pochi giorni fa, mi sono recata a scuola “riunione genitori”, il plesso scolastico mi è piaciuto, anche le insegnanti… sono uscita soddisfatta… con la certezza che tutto andrà bene.
Il giorno seguente, con l’elenco del materiale scolastico mi sono recata in cartoleria, libreria ecc…, ho acquistato tutto il necessario; a casa ho etichettato quaderni, colle e pastelli…
Poi ho aperto il suo armadio, ho controllato tutti i vestiti e caspita mi sono resa conto che non c’era più nulla che gli andasse bene… quindi.. via di shopping…
Prima in quel negozio, poi in quell’altro…io e lui..
Taglia 8 anni, scarpe 33/34 … già, lui cresce a vista d’occhio…
Tutto bello, tutto piacevole… ma … ci sono sempre delle frasi, degli incontri che lasciano “imbarazzati”…
Stavo per pagare e la commessa “ Ma perché non l’ha fatto operare? Perchè....”
Parlava, parlava e io attonita la guardavo. La commessa, sig.ra a me sconosciuta mi suggeriva poi cosa fare… come sempre ho sorriso e le ho detto che adesso avevamo cose più serie a cui pensare, la prima elementare…
Lei mi ha guardato come fossi pazza… io ho salutato e sono uscita.
Serena come sempre, ma con un filo d’amarezza non per me, tanto meno per mio figlio, ma per quella mentalità che porta a pensare che dobbiamo essere tutti uguali… perché in alternativa siamo da "aggiustare"…
Be, la nostra giornata è proseguita tra urla, risa e ancora shopping…
Questa sera però mi andava di scrivere queste righe, semplicemente per dirvi, non fermatevi all’involucro, andate oltre… e se volete fermarvi all’involucro apprezzate quello che i vostri occhi vedono cercate la differenza, è quella che rende speciale l’essere umano… l’essere tutti “globalizzati” non so che vantaggi possa portare??? Voi cosa dite?

Io mi permetto una citazione "Arricchiamoci delle nostre reciproche differenze." Paul Valéry

2 commenti:

daniela tomasella ha detto...

Bello questo tuo post, fa pensare come purtroppo certe persone pensino sia fondamentale l'aspetto esteriore, l apparire piuttosto dell essere,che si debba essere tutti conformati secondo standard prefissati. Io la penso come te, noi si guarda con il cuore, ma è anche normale che non sempre certe uscite ci lascino indifferenti, ci creino amarezza e tristezza... siamo umane del resto, no? però oltre a queste persone sterili ne conosci molte di più che invece vanno oltre e che diffondono il tuo stesso modo di vedere la vita!

Anonimo ha detto...

Cara Veronica l'episodio che hai raccontato mette in luce quanta ignoranza ci sia nel mondo in cui viviamo... ancor prima della globalizzazione il problema è l'ignoranza... viviamo in una società dove ogni aspetto della vita necessita di una etichetta... povero, borghese, imprenditore, ricco e poi normale, abile, inabile, diversamenbte abile... Io per natura sono contrario a qualsiasi etichetta, io sono quello che sono e mi piaccio così, se il prossimo desidera etichettarmi, bhe il problema non è mio. Conosco molti "abili" che sono "diversamete abili" nella parte più delicata del nostro essere: nel cuore. Io con tutte le mie umane imperfezioni so amare e apprezzare ciò che di buono c'è nelle persone e comprendere i loro difetti e questo mi fa stare davvero bene, mi permette di vivere sereno. Provo pena per gli "etichettatori" è un po' come se fossero ancora collegati a "Matrix" e non avessero ancora aperto gli occhi sul mondo... Provo pena per loro in quanto si perdono tutte quelle piccole cose che sono in realtà le gioie più profonde... Provo pena per loro perchè appena saranno etichettati a loro volta soffriranno moltissimo senza avere gli strumenti per trovare sollievo. Sei una grande mamma Vero e tuo figlio è speciale... Come dire... l'orizzonte è sereno, spieghiamo le vele e avanti tutta!!!! Fabio M.