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sabato 31 marzo 2012

La fusione Yin e Yang


“Il concetto di Yin e Yang  ha origine dall'antica filosofia cinese”
Yin e Yang sono opposti si fondono insieme e si integrano perfettamente, mai uno dei due domina definitivamente sull'altro. In questo maniera possiamo accettare i momenti negativi come manifestazioni particolari del positivo, lo Yang genererà  lo Yin, facendo della nostra vita un susseguirsi di cicli di fortuna e sfortuna, successo e insuccesso, salute e malattia. Noi stessi e il mondo siamo in costante cambiamento, in evoluzione.
Colui che si ferma, colui che non cambia, non vive in armonia e inevitabilmente è destinato a spegnersi.

venerdì 30 marzo 2012

La mia perfetta imperfezione


Voi come vi sentite perfetti o imperfetti?

Io mi sono fatta questa domanda e sapete quale risposta mi sono data sono perfetta nella mia imperfezione che riconosco, accetto e sdrammatizzo.

OK non sono in grado di eccellere in tutto,      OK il mio corpo non è quello di una modella ma, questo non è un problema.

Ci sono cose in cui sono più brava, cose di me che mi piacciono e cose in cui non riesco.

Va bene, comunque.

Ho compreso attraverso le mie imperfezioni, che posso raggiungere chi sono realmente…ed è esaltante.

1 esperienza di cambiamento


Alcuni mesi fa mi sono trovata quasi per caso ad ascoltare uno dei migliori coach italiani…a dirla tutta ero un po’ scettica…sono arrivata alla sala dove si teneva il corso in largo anticipo… mi sono ritrovata sola in un immenso salone….avevo già pagato…quindi mi sono seduta …in attesa …
Il seminario stava per iniziare, mancavano pochi minuti e le persone iniziavano ad arrivare alla spicciolata..erano ancora pochine, pochine… e io pensavo “saremo in due gatti”
Ore 21.00 la sala era gremita ci saranno state 200 persone…..
Entra il Coach, una persona all’apparenza normale… ma appena inizia a parlare, un carisma sorprendente, un abile comunicatore, che tiene incantata la platea per 5 ore senza mai interrompersi..ma la sorpresa non mi sono distratta un attimo ero come rapita dalle sue parole… per un secondo mi sono guardata intorno e vedevo tutte le persone presenti in ascolto attivo, interessate e addirittura divertite…
Il sig.re in questione non ha toccato argomenti particolarmente impegnativi, ha semplicemente “chiacchierato” sul quotidiano della vita, su quello che ci spinge, ci motiva, ci sostiene ad affrontare qualsiasi evento che nella vita ci possa accadere.
In quel periodo ero ancora molto indecisa in merito al mio futuro, avevo tutto quello che mi serviva per iniziare la mia nuova vita…ma mi mancava la fiducia mi mancava uno stimolo interno e quella sera dentro di me ho sentito una vocina che mi diceva devi iniziare a cambiare…
Bene nonostante alcuni ritengano il mio progetto assurdo… io ci credo e sapete perché ci credo perché tutto quello che racconto l’ho sperimentato prima su me stessa.. e ha funzionato.. certo siamo tutti diversi..ma il bello di queste cose è che si plasmano sull’identità della persona..anzi mi esprimo meglio, sono concetti che la persona decide di plasmare su se stessa attingendo sempre in se stessa, dalla sua natura tutte le risorse che le consentono di esprimersi con piacevolezza e pienezza…
Io non sono quel famoso coach…io sono io che credo, che ho fiducia, che ho voglia di fare …
Io sono quella che crede nelle potenzialità di ogni essere vivente e ritiene che a tutti debba essere concesso di esprimerle.

giovedì 29 marzo 2012

E' finito l'amore romantico! Bene...adesso abbiamo l'amore che cresce


Sapete cosa vi dico, che prima finisce un amore romantico meglio è! Sapete perché…perché si può trasformare in qualcosa di più maturo e consapevole.
Probabilmente durante la fase dell’innamoramento del corteggiamento abbiamo recitato una parte, un ruolo che credevamo il migliore, quello d’effetto…abbiamo creato una splendida illusione… ovviamente abbiamo agito in quella maniera solo a fin di bene… però eravamo un pochino irreali, sbaglio?
Con il tempo ci rendiamo conto che tutto quello che fa il nostro partner non è magico.. c’è qualcosa in lui o in lei che ci infastidisce… in quei momenti facciamo un bagno di realtà e apriamo gli occhi..
Questo non sta a significare che l’amore sia finito… è un amore differente fatto di accettazione e responsabilità… non solo dei limiti e delle azioni altrui ma soprattutto dei nostri…
Questo è un amore in crescita… fatto si di forti ed intense emozioni, ma anche di scambio, di confronto e di ricerca.

lunedì 26 marzo 2012

Siamo tutti depressi?


Alcuni giorni fa chiacchieravo con un amico psicologo… il tema della conversazione riguardava l’aumento vertiginoso di persone che si definiscono depresse…dopo la nascita di un figlio in tante dicono di soffrire della sindrome depressiva post partum, dopo una separazione sono depressi, discutono in ufficio e sono depressi, si sento soffocare dall’abitudine e sono depressi …

Il mio amico diceva “Sono patologie serie, non vanno sottovalutate”

Quello è sicuro…

Ma io penso che, si abusi un pochino troppo della parola depressione, senza nemmeno conoscerne il reale significato…
La depressione… “insieme di sintomi più o meno complessi che alterano anche in maniera consistente il modo in cui una persona ragiona, pensa e raffigura se stessa, gli altri e il mondo esterno. La depressione talvolta è associata ad ideazioni di tipo  suicida o autolesionista, e quasi sempre si accompagna a deficit dell'attenzione e della concentrazione, insonnia o ipersonnia, disturbi alimentari, estrema ed immotivata prostrazione fisica”.
Ok, adesso abbiamo un pochino più chiaro cosa sta a significare essere depressi…

Vent’anni fa nel quotidiano non si sentiva mai la parola depressione… le mamme avevano i figli e qualcuna era più stanca delle altre, i matrimoni finivano e la persona per un periodo di tempo più o meno limitato era triste, arrabbiata, al lavoro c’erano discussione si viveva la frustrazione lavorativa e la si affrontava e l’abitudine c’è sempre stata e si era annoiati…
Vent’anni fa …di rado si sentiva parlare di esaurimento nervoso….

Bene oggi siamo tutti depressi… andiamo dagli psicologi, dagli psichiatri e in tanti prendono goccine o pastigliette…che ci fanno stare un pochino meglio…

Ritengo assolutamente opportuno che le persone malate assumano farmaci e si rivolgano a medici che grazie a Dio fanno un gran mestiere.

Ma gli altri … non sono pochi… e mi viene il dubbio che oltre ad abusare del termine depressione rischino di rovinarsi la vita con le loro mani…e forse vengono alimentati da una mentalità comunitaria in cui ogni piccola problematica viene inserita in contesti sanitari …non è un pochino strumentale ad alti interessi economici… ma…mi sorgono parecchi dubbi…

Mi chiedo, riusciremo mai a dare il nome giusto alle cose, alle situazione, alle emozioni …molta gente che dice d’essere depressa forse ha un forte bisogno di fare ordine nella vita, nelle relazioni…

Il mio amico psicologo..mi diceva “sbagli , la gente oggi sta male… vent’anni fa non si dovevano gestire situazione così complesse…e la gente oggi ha bisogno di aiuto”.

Sicuramente ha ragione, occorre però capire quale sia l’aiuto più adeguato.

Come sempre una mia personale opinione..

domenica 25 marzo 2012

Confidenze di vita


Molto spesso mi ritrovo ad essere criticata per il mio modo di vedere e percepire gli eventi della vita.
Alcuni mi leggono come superficiale altri come semplicistica… in passato me né dispiacevo poi mi sono fatta una ragione del mio pensiero e del loro….
Io sono una persona semplice, mi piace esserlo…
Io sono una persona leggera, ho scelto di esserlo…
Io ho fatto una serie di scelte non facili..che però mi consentono di esprimere la mia vera natura..
Io oggi ho ben chiaro chi sono…e mi vado bene… penso d’aver raggiunto un primo grande traguardo…
Ebbene ho deciso di assaporare la vita, di gustarmene ogni attimo e di sorridere alle circostanze, agli eventi e alle persone qualunque cosa accada..
Il mio è stato un percorso… all’inizio molto sofferto… ma poi mi sono semplicemente resa conto che le mie sofferenza non mi portavano da nessuna parte… se non a peggiorare uno stato mentale e fisico.. star male per un qualcosa non cambia la situazione..
Quindi ho semplicemente deciso di vivere serena….e di credere in me, nei miei affetti e nei miei sogni…
Trovare il proprio stato di benessere non significa che tutto va bene ma, sta a significare trovare il proprio equilibrio per accettare, per comprendere ed per andare avanti con speranza ottimismo e fiducia...

Diversa abilità e civiltà (una chiacchierata impegnativa)


Ieri sera, un sabato qualsiasi mi sono cimentata in una di quelle discussioni molto impegnative…
Il discorso ha preso una strana piega, non ricordo bene da dove siamo partiti…ma ad un certo ci siamo trovati a parlare di diversa abilità nella società italiana di oggi… Alcuni commenti relativi  al come costruire l’integrazione, all’esigenza di maggiori strutture che possano accogliere persone con problematiche “particolari” mi ha fatto sobbalzare…ma ho ascoltato in silenzio..volevo capire…
Poi ho tenuto una sorta di monologo, in quanto io che, ero stata in contatto per anni con certe realtà ritenevo la maggior parte delle loro affermazioni fossero fuori luogo e proprio quel loro “credere” che, per alcune persone fosse adeguato vivere in determinati contesti, accuditati da professionisti di un certo tipo, lontani dai propri affetti, lontani dalla normale quotidianità (fatta di amicizie, amore, lavoro, impegno)… mi ha fatto perdere le staffe perché è proprio lì il punto, ragionando in quella maniera l’integrazione non avverrà mai.
L’integrazione oggi dovrebbe essere la normalità, invece ci si ritrova ancora a parlarne…
Come dico sempre per me si parte dalla famiglia, dall’accettazione familiare e dal senso di responsabilità…la famiglia è l’esempio, la famiglia è una piccola comunità in cui si manifesta un sistema valoriale….non si può, non si deve pensare che lo Stato possa fare tutto e farlo nel modo giusto è impossibile…semplicemente perché quello che può essere adeguato per uno non lo è per l’altro… e poi si deresponsabilizza la persona, la famiglia o no?
Poi ci dovrebbe essere quel senso di civiltà, che spesso manca e che dovrebbe riconoscere a tutte le persone valore, dignità e possibilità di crescita normo o non…
I limiti li abbiamo tutti, sono semplicemente più o meno manifesti, ma quello che deve essere concesso è la possibilità di migliorarci per far crescere il nostro potenziale qualunque esso sia.
Dovremmo essere talmente intelligenti dà togliere le etichette alle persone…
Ci sono persone con deficit fisici pesantissimi che hanno fatto della loro vita un capolavoro, ci sono altrettante persone che hanno problematiche altrettanto serie che si sono lasciate andare che vivono in istituti e aspettano che il tempo passi…è ingiusto…ma dove sta la differenza…
Alcuni hanno preso la decisione di vivere, di emergere puntando sulle loro capacità… scegliendo di rimanere fuori da certi contesti istituzionali…. Altri presi dallo sconforto si sono adeguati al pensiero comune..si sono arresi…
Potrei portare decine di esempi ma mi sembra irrispettoso quindi non lo farò… penso che tutti leggiamo i giornali, guardiamo la televisione quindi sapete di cosa sto parlando…

Nella vita di tutti i giorni pensiamo alla persona diversamente abile come qualcuno che ha bisogni tanto lontani dai nostri, qualcuno che deve vivere in contesti diversi dai nostri, qualcuno che …
Ba, secondo me tutti abbiamo dei bisogni, tutti abbiamo dei sogni, tutti abbiamo il diritto di vivere nella maniera più piacevole possibile, a seconda poi delle nostre peculiarità scegliamo come soddisfarci…

Ma sembra che certi concetti nella loro semplicità portino un gran scompiglio… sicuramente fin che nessuno nè parla in certi termini, prendendosi anche la responsabilità di quello che esplicita le cose non cambieranno mai…

Tutto questo discorso è il mio personale modo di vedere la questione.

sabato 24 marzo 2012

L'impegno e la vita che sorride


Porsi degli obiettivi ci aiuta a crescere e a migliorarci. Di conseguenza siamo noi che ci diamo la possibilità di migliorare la nostra qualità di vita e di coloro che ci circondano, di coloro che amiamo.
Essere proiettati verso il proprio traguardo, sicuramente ci impegna, ci fa faticare ma sicuramente ci fa provare un senso di soddisfazione che gli altri percepiscono…
Ricordiamoci che comunque il nostro percorso vada, che noi raggiungiamo o meno i nostri obiettivi … l’importante risulta  l' essere concentrati, presenti e attivi …
La nostra mente se stimolata all’azione ci consente di sviluppare il nostro potenziale….
La sfera di cristallo non è nelle nostre mani, non possiamo prevedere come sarà il futuro ma certamente se cerchiamo con tutte le nostre forze di seguire i nostri valori, le nostre ambizioni…i nostri amori…. con impegno, amore, costanza e passione..........la Vita ci può sorridere.

giovedì 22 marzo 2012

...2 righe sul mio qui ed ora


Quando ho deciso di abbandonare il lavoro fisso per inseguire un sogno in tanti non mi hanno capita.
Ma io che sono cocciuta ho proseguite imperterrita non solo a sognare ma anche a fare…e oggi posso dire d’aver gettato le basi.
Quello che faccio non è semplicemente un lavoro è la mia vita…che manifesto in ogni singola azione, pensiero quotidiano.
Spinta dalla mia personale motivazione, che è sempre stata dettata dell’emozione…
Mi sono chiarita le idee sul mio personale concetto di esistenza ed ho capito cosa sta a significare per me essere viva, partecipe, attiva e appassionata
Non è sempre rosa e fiori ma va bene lo stesso.. oggi comprendo e accetto che le cose non sempre vanno come vogliamo, ne prendo atto e vado avanti con estrema serenità. Ci sono stati momenti di forte smarrimento interiore, ma proprio grazie alle mie “sofferenze” ho dato il mio personale significato alla parola vita.
Ognuno di noi d’altronde decide che significato dare alla sua esistenza…

Personalissima opinione - Realtà e verità?


“Se i giovani sapessero che prestissimo diventeranno semplici fasci di abitudini, farebbero più attenzione a quello che fanno quando il loro futuro è ancora plasmabile”
William James

Ma esiste una sola realtà? Un’unica e vera realtà?
Dal mio personale punto di vista esistono tantissime realtà soggettive, che cambiano a seconda di come noi osserviamo e viviamo gli eventi, il mondo esterno…
Nel momento in cui viviamo un qualsiasi avvenimento la modalità che mettiamo in atto per capire, comprendere, conoscere, quindi il “come”, il “perché” influenza inevitabilmente il “cosa” conosciamo il “cosa” proviamo… definiamo così facendo la nostra realtà, una realtà puramente soggettiva.
Ogni qual volta, osserviamo, tocchiamo, sentiamo è sempre frutto di una relazione tra il mondo esterno ed il nostro mondo interno… influenziamo dunque la nostra stessa realtà!
Non possiamo quindi, avere la pretesa di conoscere la vera verità di quello che il mondo “è”… perché ogni nostro tentativo di conoscere, di comprendere è influenzato dal nostro io….
La realtà probabilmente non è altro che la nostra costruzione mentale del mondo nulla più….

Di fatto…

“Non sono le cose in sé che ci preoccupano ma le opinione che noi diamo a quelle cose”
Epitteto

mercoledì 21 marzo 2012

Credo dunque sono!

Credo dunque sono!
Oggi pensavo alle mie credenze... ci sono quelle del passato che mi hanno bloccato, spaventato, intimorito e forse mi hanno fatto comprendere cosa realmente desideravo... poi ci sono le credenze di oggi quelle che, mi motivano e mi fanno credere di poter diventare migliore...
Poi ci sono i miei valori... non sono una buonista.... ma forse sono una buona che crede nella vita e nell'amore....
Poi ci sono i miei limiti... alcuni lì riconosco altri lì sto scoprendo...
E poi ci sono i miei talenti che ogni giorno alimento... leggendo, studiando, sperimentando...
Be penso sia così per tutti...
La presa di coscenza e consapevolezza ci rende migliori. comunque vada...

martedì 20 marzo 2012

In viaggio verso la meta


Ci sono momenti nella vita in cui raggiungiamo i nostri traguardi  ed assaporiamo attimi di gloria. Ci complimentiamo con noi stessi, siamo fieri dei nostri sacrifici, del nostro percorso, d’aver raggiunto quella che pensavamo la nostra meta… ma poco dopo, iniziamo a non percepire più tutta quella soddisfazione .. ci sentiamo confusi dai noi stessi perché, nonostante tutto l’impegno, il sacrificio e l’esserci riusciti non stiamo bene, c’è sempre qualcosa che ci manca… possibile?
Si, direi di si.
Forse il nostro obiettivo non era quello giusto o semplicemente non era il nostro.
Siamo stati continuamente influenzati, condizionati e probabilmente abbiamo scelto una strada che non era la nostra per compiacere a qualcuno…e questo è solo un esempio…
Dobbiamo definire quindi qual è il nostro  e solo il nostro obiettivo, quello da perseguire con amore, con passione, senza frustrazione. Il viaggio verso il nostro obiettivo ci deve gratificare, non importa poi se riusciremo o meno a raggiungere la nostra meta, ciò che deve interessarci è percorre la nostra via con i nostri valori, le nostre emozioni e la consapevolezza che comunque vada abbiamo accettato il rischio di essere e di credere in noi stessi.
Nella vita di uomo avere un obiettivo è oltre che un bisogno, una necessità rappresenta il nostro essere,il nostro riconoscerci, porci il nostro obiettivo ci dice chi siamo e dove stiamo provando ad andare…

"Non esiste vento favorevole per il marinaio che non sa dove andare."
(Seneca) 

lunedì 19 marzo 2012

La scelta - un DONO


Poco tempo fa, ho letto una frase che mi ha colpita tantissimo “Noi siamo la somma delle nostre scelte” ebbene non avevo mai sentito niente di più semplice e vero.
Proprio oggi, mi è giunta una notizia terribile, mi è stata comunicata tramite sms la morte di una persona che avevo conosciuto in passato per motivi di lavoro…
La sua storia era densa e pregna di dolore e lui aveva scelto come reagire a quel dolore….
Lui aveva risposto agli eventi della vita come riteneva opportuno… alcuni gli avevano teso la mano, ma lui aveva deciso di rifiutarla… quella persona ha scelto il suo percorso…
Be la vicenda che vi ho appena raccontato mi ha fatto riflettere sulle piccole migliaia di scelta che compiamo ogni giorno, quello che mangiamo, come ci vestiamo, come ci relazioniamo, il lavoro che facciamo, come reagiamo alle circostanze, agli eventi piacevoli o spiacevoli a ogni piccola azione che compiamo ogni giorno. Tutto è una scelta più o meno consapevole che, ci porta ad essere le persone che siamo a diventare migliori o peggiori.
Suggerisco a tutti coloro che leggeranno questo breve scritto di fare una riflessione, sulla possibilità che l’uomo ha di scegliere…è un grande dono… prendiamone coscienza.

sabato 17 marzo 2012

Pensiero personale sulla diversa abilità


Oggi pensavo a cosa suscita nel normodotato la parola diversa abilità/disabilità...cosa? Penso che la maggior parte della gente in primis si spaventi, poi associ a quella parola ad una condizione di limitazione, malattia, dolore, solitudine…forse infelicità…
Ma hanno ragione?
Io penso proprio di NO!
Ritengo che la diversa abilità sia semplicemente uno stato differente da quello che la nostra mente ritiene normale….
Penso, che la diversa abilità implichi delle complicazioni nella vita quotidiana… perché tutto quello che ci circonda è stato creato per i così detti normodotati…
Ma, penso anche che i diversamente abili siano degli abili inventori, organizzatori, che ogni giorno sconfiggono i propri limiti e abbattono non tanto le barriere architettoniche ma, quelle mentali…
Penso che dimostrino un impegno straordinario nei confronti della vita e che la apprezzino appieno…perché né conosco il valore.

Sono uscita dalla zona di comfort


C’è stato un tempo, non molto lontano in cui mi ritrovai ad avere tutto ciò che pensavo fosse giusto per me, tutto ciò che pensavo di desiderare…eppure mi ritrovavo insoddisfatta…c’era qualcosa di latente, qualcosa che era lì nella mia mente da sempre ma mille paure mi fermavano dall’agire…
Ero nella mia così detta zona di comfort e avevo una terribile paura di uscire allo scoperto, di cambiare…di seguire una nuova via….
Cosa mi fermava? LA PAURA
Dopo un periodo di meditazioni, di letture, di incontri con persone diverse da me .. e come per magia  mi resi conto che la paura era solo uno stato mentale, era la mia immaginazione che vedeva scenari futuri fitti di ostacoli e difficoltà.

Un giorno lessi questa frase

“Un giorno la paura bussò alla porta, il coraggio le andò ad aprire e non c’era più nessuno” J.W.Goethe

Ecco…non so bene per quale motivo ma poco dopo ho imboccato una nuova strada…la mia paura c’è ancora sarei bugiarda a dirvi il contrario…ma è diventata un’amica…l’accetto e corro i miei rischi…

Sono uscita dalla mia zona di comfort, a volte è complicato ma sto cercando di diventare una persona migliore, perseguo i miei obiettivi e ho il mio progetto di vita che è solo mio.

venerdì 16 marzo 2012

La realtà è il punto di vista

"La mia realtà non è niente altro che un punto di vista. Una volta cambiato, la mia realtà cambierà in meglio" Zig Ziglar

Se stiamo vivendo un momento difficile, un conflitto interiore possiamo spostare il nostro punto di vista.... provare a pensare a quel problema come se per noi non lo fosse in quel preciso istante sposteremmo il nostro focus..

...potrebbe essere un buon inizio.

giovedì 15 marzo 2012

Comunicazione efficace


Comunicare efficacemente oggi è importantissimo oserei dire vitale.

Formulare la giusta frase per far arrivare il messaggio corretto produce effetti positivi ed evita conseguenze negative.

 La comunicazione efficace ci  aiuta ad ottenere ciò che riteniamo giusto nel rispetto nostro e degli altri. Facilita le relazioni e la crescita dei nostri rapporti/legami. 

Comunicare efficacemente significa:

Essere in grado di ascoltare
Essere in grado di comunicare in modo adeguato
Essere in grado di superare le situazioni di blocco comunicativo
Essere in grado di gestire le situazioni relazionali complicate
Essere in grado di gestire i conflitti senza che ci siano perdenti
Essere in grado di fare crescere le nostre relazioni con gli altri

 La comunicazione efficace rende possibile a noi stessi un maggior conoscenza di quello che, della nostra individualità…

mercoledì 14 marzo 2012

Flessibilità dunque felicità..



Se iniziassimo ad accogliere il mondo esterno per quello che è e smettessimo di restare chiusi in rigorose convinzioni, vivremmo sicuramente meglio e saremmo pronti a conoscere, capire, studiare tante, tantissime cose nuove.
Più riusciremo ad essere flessibile d'altronde e più riusciremo ad essere felice e appagati.
Se accettassimo i cambiamenti, se non opponessimo loro resistenza con credenze limitanti,  sicuramente vivremmo meglio con noi stessi.

“L’albero più rigido si rompe facilmente, mentre il bambù o il salice sopravvive piegandosi con il vento.” (Bruce Lee)


Cos'è la felicità?


La felicità ha in sé il coraggio di vivere la vita che desideriamo, di credere in noi stessi e nei nostri sogni…significa  perseguirli con amore, con passione e  con motivazione … la felicità è scegliere liberamente ciò che siamo…e magari contribuire alla felicità di altri………
La felicità è il desiderio di essere felici… la felicità è sorridere senza un apparente motivo…

Migliorarsi la vita con il pensiero positivo? Si può!


 Ho un suggerimento per voi…. Vediamo cosa né pensate......
Provate a prendere un foglio bianco e iniziate a scrivere delle affermazioni positive che vi fanno stare bene, (sostituite i vostri pensieri negativi, con affermazioni buone a voi congeniali). Vi faccio un esempio avete difficoltà a relazionarvi con vostro figlio adolescente … vi sembra faticosissimo parlare di qualsiasi argomento… provate a fare questo pensiero, “oggi riusciremo ad avere un confronto sereno e costruttivo”.  Nei giorni a venire  osserverete che le situazione potrebbe migliorare.
Vi assicuro che poi ci prendere gusto, probabilmente uno di questi giorni entrerà in casa dopo una giornata di scuola e vi dirà “ho bisogno di parlarti… tu cosa né pensi?” Comprenderete così che certi avvenimenti “casuali”, con il giusto stato di positività e serenità vi permetteranno di liberarvi dalle vostre convinzioni limitanti, dalle vostre frustrazioni e vi daranno lo spazio ed il tempo per stare bene e permettere sia a voi stessi e a coloro che amate di fare altrettanto.
Con queste poche righe non è mia intenzione insegnarvi il Pensiero Positivo, ma semplicemente dirvi che esiste e che può aiutarvi a ritrovare la vostra serenità in qualsiasi contesto, in qualsiasi situazione. Cambiando i vostri pensieri potete cambiare la vostra vita e migliorare le vostre relazioni.
Siate felici!

martedì 13 marzo 2012

I pasticci che ci crea la nostra mente

Sto insegnando a mio figlio di 5 anni ad usare la bicicletta senza rotelle... lui vuole assolutamente imparare ma, sembra terrorizzato che io lasci quel benedetto sellino... appena si accorge che sto per togliere la mano.. tac... cade.
Non so bene per quale motivo ma qualche giorno fà in tanto che cercavamo di sfrecciare con la biciclettina nel cortile di casa, ho rammentato, quando io imparai ad usare la bici... avevo questa nitida immagine in testa...mio nonno che reggeva la bici, io che volevo imparare e che mi sentivo sicura perchè c'era lui che mi reggeva e poi il suo urlo di incitamento ... io che mi giravo e lo guardavo era distante da me..inconsapevolmente stavo pedalando tutta sola senza supporto alcuno ma, quando mi resi conto tac per terra...
Penso che la nostra mente ci faccia ogni tanto dei gran tiri mancini.....
Appenna mi è mancata la sicurezza e mi sono resa conto della cosa, tac, ho perso l'equilibrio
Penso che questa storia possa aprirci gli occhi sulle modalità "strampalate" della nostra mente, causa le quali spesso e volentieri ci mettiamo nei pasticci.

scegliere la felicita!


Essere felici è una scelta.
Di fatto la felicità non dipende né dal contesto né dalle circostanze, ma dà una nostra scelta.
Magari avete visto uno di quei documentari sui paesi più poveri del mondo e avete notato le inquadrature del cameraman  sui bambini che giocano in allegria non curanti delle difficoltà quotidiane che il proprio il loro territorio li costringe a vivere quotidianamente.
Come fanno ad essere felici? Allegri? Come può essere possibile questo atteggiamento?
Questo è l’esempio lampante per comprendere che la felicità arriva da dentro di noi e non dipende da nient’altro!
Vivere nella gioia o nella tristezza è una scelta inconsapevole, d’altronde nessuno ci è stato maestro di felicità.
Provate a fermarvi un attimo e pensate alle migliaia di cose per cui potete essere felici. Provate! Immediatamente….Forse non sarà proprio semplice, la vostra mente è abituata a concentrarsi sugli aspetti negativi, eppure se ricordate quei bimbi … quante chance avete in più di loro…
Provate a scegliere consapevolmente la felicità!
Allora la felicità dal mio punto di vista dipende esclusivamente dall’atteggiamento mentale, guadate il bicchiere sempre come mezzo pieno!
Questo sta a significare scegliere come guardare alla vita, sceglier di guardare oltre le apparenze con consapevolezza e fiducia.. Inoltre pensando positivamente durante la nostra giornata avremo maggior entusiasmo nel fare, non avremo più  paura di sbagliare ed il nostro cervello sarà troppo occupato a pensare ai festeggiamenti per gli obiettivi raggiunti.
Essere felici, significa lanciare al nostro cervello immagini positive,immagini buone è una scelta dettata dalla razionalità, è una abitudine che si può imparare.
 Lamentarsi non serve…non ci porta nessun risultato.
Analizzare i problemi può essere utile, ma soltanto se i problemi in questione dipendono da noi e dalla nostra  possibilità di risolverli, queste però si chiamano riflessioni ed il vostro atteggiamento risulterà attivo.
Non priviamoci della possibilità di vivere nella gioia
L’uomo è nato per essere felice, siamo dotati di fantasia, di energia, di volontà.
Allora realizziamo la nostra felicità, decidendo qual è la nostra visione del mondo!

lunedì 12 marzo 2012

Basta complicarsi la vita!


Perché riusciamo sempre a complicarci la vita? Perché?
Magari il nostro desiderio è fare quella determinata cosa… ma ci troviamo nove volte su dieci ad occuparci di altro… Perché?
Mi chiedo spesso, se  le nostre azioni, i nostri agiti sono tesi al raggiungimento di un nostro obiettivo?
Poi mi faccio di nuovo una domanda
Del nostro obiettivo o di quello di altri?
Ancora una domanda,  abbiamo  chiaro quale sia il nostro obiettivo? Quale mai sarà il nostro obiettivo del cuore?
Penso che questa domanda meriti una nostra risposta, sincera!
Ci siete arrivati? Si, bene.
Allora facciamoci una grossa cortesia cerchiamo di perseguire ciò che vogliamo, noi possiamo!
Diamoci la possibilità di pensare positivo, di essere affettuosi e onesti con noi stessi e con gli altri… caspita con queste poche azioni rischiamo di trovare la felicità… possiamo addirittura evitarci una vita sofferente.
Cerchiamo dunque di vivere in maniera equilibrata, con il minor stress possibile, siamo solari, siamo sorridenti e soprattutto amiamo noi stessi e coloro che ci circondano.
Lasciamo che ci accada solo ciò che desideriamo ci accada.
Buona vita a tutti!

domenica 11 marzo 2012

Vivere senza limiti?


Vi piacerebbe poter vivere senza limiti?
Per vivere senza limiti, intendo tutti quelli dettati sia dalla nostra educazione, che dalla nostra società.
Be riuscissimo a vivere privi di quelle barrire, la maggior parte dei nostri stessi limiti cesserebbero di esistere.
L’uomo di fatto non ha limiti, se non quelli che ritiene di avere.
Il punto è uno solo. Se una persona ritiene d’avere dei limiti, ha limiti.
E come vive? Vive nella preoccupazione, nel disagio e spesso si sente vittima del destino.
Ma poi, se l’uomo si fa la più classica domanda  “Chi costruisce il mio destino?”
Potrebbe sorprendersi… nella semplicità della sua stessa risposta…
“Io costruisco il mio destino!”
“Se voglio posso vivere felice, gioioso, allegro e in pace!”
Vivere senza limiti è possibile? SI direi di SI
Basta capire come!
Quanti limiti pensate di avere? Quante volte nella vostra vita non avete fatto qualcosa che avreste desiderato fare, perché credevate di non poterlo fare? O  addirittura di non essere in grado fare?
Come sarebbe se tutti i vostri limiti cessassero di esistere? Immaginate come potreste vivere.
La vostra vita potrebbe cambiare! Sicuramente, Cambiare in Meglio.

Impariamo a dire No

Se Imparassimo  a dire no sarebbe tutto un pochino più semplice, certo le prime volte non sarà proprio una passeggiata perchè le persone che si stanno intorno probabilmente non sono abituate, probabilmente le abbiamo abituatate "male" tutti i nostri,si, sono diventati talmente nella norma da essere scontati.
Il nostro primo NO potrebbe destabilizzarli, addirittura potrebbero arrabbiarsi, potrebbero rimanere confusi.
Ma ricordiamoci che la loro reazione ha a che fare solo con loro stessi non con noi.
Il nostro SI è rivolto a noi noi stessi perchè ci amiamo.
Solo imparando a dire NO, possiamo dire SI  a Noi in quel SI c'è l ' Amore verso il nostro essere!

giovedì 8 marzo 2012

Un rimedio al conflitto interiore

Siamo noi che decidiamo come vivere, siamo noi che ogni giorno decidiamo se essere felici oppure tristi.
Io ho deciso di vivere nella gioia qualunque cosa mi accada, ho deciso che la vita è troppo breve per essere sprecata in piagnistei e compassioni....
Io ho DECISO che anche se le cose non vanno proprio come vorrei, non importa...accetto la mia realtà per quello che è, nè assaporo l'essenza e va BENE così!
Ho compreso che si può imparare da tutto e da tutti e che i migliori insegnanti sono quelli diversi da noi.
Ho imparato a guardare oltre l'apparenza, ho imparato che il buon senso a volte mi fà prendere delle gran catonate...
E che al contrario il mio cuore di rado sbaglia !
Ho imparato che lacrime possono essere di gioia e che sorridere fa bene sia al mio corpo che alla mia mente.
I miei conflitti interiori sono quasi scomparsi da quando adotto questa mia teoria...vivo nella pienezza e nel benessere.
Fateci un pensiero questa è la mia filosofia di vita...vi assicuro con l'esercizio è un ottimo rimedio alla maggior parte dei nostri conflitti interiori, dei miei di sicuro.

Per riflettere


Solo per riflettere

“Mi chiamo Luca ho 16 anni, la mattina mi alzo presto, mi preparo e prendo l’autobus, vado a scuola all’istituto agrario. Sapete perché ho scelto quella scuola, perché mi piacciono le mucche e un giorno mi piacerebbe proprio tanto lavorare in cascina.
Le mie insegnanti dicono che riesco bene, ho stupito anche mia madre, lei non se lo aspettava.
Mi sono fatto degli amici, certo siamo in classe siamo in 20 e non tutti mi stanno simpatici ma con 5 o 6 di loro vado proprio d’accordo.
Mi piace stare qui, anche se ogni tanto qualcuno mi fa  e mi dice le cattiverie, c’è Sandro che dice di non ascoltarli…Io però ci penso, ogni tanto, a quello che mi dicono…be poi mi passa…
A casa il pomeriggio torno da solo da quasi 3 mesi, i miei genitori mi hanno dato il permesso, quindi prendo ancora l’autobus e torno con gli amici, sapete ormai sono grande.
Dimenticavo ho sindrome di Down, tutti sanno cos’è quindi non vi spiego… ma io sto bene, sono felice non capisco perché la gente si fa tanti problemi e non capisco perché raramente mi chiamano con il mio nome …sapete la maggior parte delle volte mi chiamano il ragazzo Down.”

mercoledì 7 marzo 2012

Liberiamoci del "buon senso"

Se ci liberassimo della logica ordinaria, della razionalità, di quei pensieri che i tanti chiamano il "buon senso" forse riusciremmo a fare tutte quelle cose che ad oggi riteniamo impossibili.
 I problemi che abbiamo di fronte ci appaiono complicati e noi ovviamente li vogliamo risolvere, ma come? E' utile trovare la soluzione che apparentemente risulta essere la più semplice.
La semplicità d'altronde aiuta a chiarire e dipanare ogni matassa.
Certo una semplicità intelligente e non superficiale.
Una semplicità che riesce ad osservare il problema in questione da una nuova prospettiva... e di lì la chiave di svolta.
Sapete come si chiamano generalmente queste apparenti semplici soluzioni?
Stratagemmi.
La storia ci è stata maestra.
Rispolverate i vostri ricordi di studenti, rammentate il Cavallo di Troia ecco qua ... questa è l'intelligenza strategica...
Certo noi non siamo Ulisse....siamo noi e proprio noi troveremo il nostro stratagemma per risolvere il nostro problema
Guardando il nostro problema da un'altra prospettiva ci concederemo la possibilità di vincere.... di superare le sfide... di trovare le nostre soluzioni.

La famiglia! Inizia il viaggio...


La famiglia è l’elemento essenziale della nostra comunità. La famiglia è il “nucleo fondamentale della società e dello Stato”.

La famiglia è una grande risorsa. Sapete perché?
Perché lì abbiamo le nostre radici, lì impariamo e da lì partiamo verso la nostra vita, un’ unica e se vogliamo splendida avventura che grazie alle nostre scelte può diventare quello che desideriamo, nonostante gli eventi, i cambiamenti repentini che possono accadere.
Sapete perché?
Perché siamo solo noi, che decidiamo come reagire!

«La famiglia è la prima sede dove si comprende il significato dell'esistenza.
In un mondo in cui prevalgono i valori del profitto, della ricchezza, del piacere, la cultura
dell'accoglienza mira a coltivare i valori del servizio e del dono.»N. Galli

La nostra esistenza comincia proprio lì, nasciamo, cresciamo, impariamo ad amare, impariamo a gestire le nostre emozioni, impariamo a confrontarci.
Nostro padre e nostra madre ci accompagneranno, ci influenzeranno per sempre che siano essi, fisicamente presenti o meno.

In famiglia possiamo vivere i momenti più lieti ma anche i momenti più difficili o semplicemente cambiamenti improvvisi che ci trovano del tutto impreparati.

Ci troviamo a vivere situazioni in cui sentiamo d’essere confusi, inadeguati a volte  non sappiamo come reagire, vorremmo fare qualcosa  ma non sappiamo come fare, non sappiamo cosa fare…ci sembra quasi d’essere finiti in un labirinto, siamo lì che cerchiamo l’uscita ma la confusione offusca la ragione e da soli non ci riusciamo.
Se provassimo a fermarci un istante, provassimo a parlare, a confrontarci con qualcuno di cui abbiamo fiducia probabilmente troveremmo in noi tutte quelle risorse che ci servono per vedere la via… probabilmente in questo momento sono addormentate … magari basterà una parola un gesto per risvegliarle.
Tutto diventerà possibile, grazie alla consapevolezza e alla responsabilità con cui si avvertono gli eventi ma soprattutto noi stessi.


L'emozione nella comunicazione


Quando ci troviamo a vivere una situazione problematica cerchiamo di fronteggiarla per riuscire a risolverla.
La maggior parte di noi ha le sue strategie d’azione, probabilmente già applicate in precedenza con successo in contesti o situazioni simili, ma cosa può accadere?
Nel momento in cui applichiamo la nostra strategia, sbagliamo la modalità comunicativa, relazionale  e Tac facciamo un gran pasticcio.
Si spesso sbagliamo, sbagliamo parole, sbagliamo gesti e postura.
Il nostro copione passato in quella circostanza non è corretto, ma non riusciamo a capirlo oppure non vogliamo.
Molto spesso abbiamo tutti gli strumenti mentali ed emotivi per superare una difficoltà, ma sbagliamo a comunicare, a relazionarci con l’altro.
I nostri pensieri sono corretti, sappiamo bene cosa fare e come comportarci ma poi quando dobbiamo agire e verbalizzare, ci comportiamo diversamente.
Non riusciamo ad applicare ciò che abbiamo in mente. Sapete chi ci frega?  Ci fregano quasi sempre  le nostre emozioni paura, rabbia, dolore ecc… Sapete qual è il nostro guaio  siamo incapaci di gestire le nostre emozioni.
Loro le nostre emozioni diventano dei blocchi che inevitabilmente inibiscono le nostre capacità.
Vi faccio un esempio, ci sono persone che temono fortemente i disaccordi e quindi cercano sempre una mediazione evitando di cercare una strategia possibile e adatta in quella specifica circostanza, l’emozione dunque gioca loro un brutto scherzo e non permette loro il confronto diretto con l’altro.
Quanto sarebbe utile riuscire a capire cosa ci spinge, qual è la nostra emozione predominante per lavorarci sopra e migliorare!

"L'amore romantico e poi..."


Vi ricordate quando il vostro partner era il solo, la sola  che vi faceva battere il cuore…
Vi ricordate la vostra relazione romantica, fatta di sussulti, di forti emozioni, di tachicardie improvvise  e avreste fatto di tutto per averlo, averla accanto, vi ricordate?
Amore e passione si erano fusi e l’emozione che provavate era bellissima, intensa, quasi inspiegabile.
In quegli istanti si era perfetti l’uno per l’altro.
Le differenze dell’uno e dell’altro erano avvertite come un valore aggiunto al vostro rapporto, il vostro sentimento era appassionato, sincero e vitale .
Sono state proprio le vostre differenze, la loro accettazione incondizionata che hanno donato al vostro legame una sorta di sacralità e profondità.
Vi chiamavate amore.
Solo il pensiero di potervi vedere, di poter conversare vi faceva emozionare e stare bene.
Le chiacchierate telefoniche erano infinite, senza parlare dell’irresistibile attrazione fisica.
Vi preparavate ad un incontro con gli abiti più belli, volevate piacere a lui o a lei.
Facevate di tutto per far sentire il vostro partner la persona più importante del mondo e lo facevate con grande spontaneità.
Stavate insieme ad assaporare ogni minuto nel qui ed ora senza pensare che esistesse un domani.
Chi non ricorda questi attimi magici? Chi?
C’è un segreto che ha reso reali quelle sensazioni di piacevolezza e benessere. Sapete qual è?  Vi siete riempiti di sensazioni fisiche, emotive, spirituali e mentali e soprattutto avete stimolato il vostro sentimento a ricevere tutti quei segnali visivi, olfattivi, uditivi che vi hanno consentito di alimentarlo.
Poi è arrivata l’abitudine, il sentimento pareva scontato…sciamava l’attrazione. Ad un certo punto sembra tutto lontano e si vive aspettando che qualcosa possa accadere, si spera che la situazione possa migliorare, spesso arriva il silenzio.
Ma ricordate che chi ha provato l’amore romantico è in grado di ritrovare la passione perduta…sapete come?
Abituatevi a non abituarvi, abituatevi a non dare nulla per scontato, date sempre il massimo e imparate a gioire di ogni piccolo accadimento.

martedì 6 marzo 2012

Il fascino della natura umana


Mi affascina l’idea di come gli uomini riescano a trasformare la loro esistenza in un paradiso oppure in un inferno quindi, cerco di studiarli e di capirli.
Magari li osservo mentre passeggiano per strada e solo dal loro modo di camminare capisco un sacco di cose.
Avete mai notato la postura di certe persone.
Ci sono quelli che camminano sicuri, impettiti con il naso all’insù sembra che niente li possa spaventare.
Poi ci sono quelli che si trascinano con le spalle curve e sembrano portare quintali sulla schiena.
Altri con tono di voce sommesso e immediatamente pensiamo che siano insicuri, altri ancora con tono di voce alto e ci danno l’idea di sicurezza.
Ci sono uomini, che dalla vita hanno ottenuto tutto, eppure scelgono di morire giovanissimi con un overdose di barbiturici.
Altri che dopo incidenti terribili, si ritrovano mutilati, malati e comunque fanno della loro vita un capolavoro.
Motivo per il quale ritengo che  osservare me stessa, i miei simili, sia fonte di grande crescita umana e spirituale.
Pensate alle persone che vi piacciono, quelle che per voi personalmente sono d’esempio, studiatele analizzate i loro comportamenti, imparerete tantissime cose che vi saranno utili nella vita di sempre.
Ricordate che siamo degli esseri eccezionali il nostro potenziale è infinito dobbiamo solo imparare a gestirlo.

Il cambiamento

"Maggiore la difficoltà, più grande la gloria" Cicerone
 Ci vuole costanza e perseveranza perchè i nostri desideri si possano realizzare.
La maggior fatica sta nell'uscire da una zona di confortevolezza e creare con un pò di sforzo nuove abitudini.
Per cambiare dobbiamo costruire nuovi schemi mentali e comportamentali che vanno percorsi proprio con costanza!
Generalmente le nostre pessime abitudine, sono le nostre più grandi nemiche.
Ci incastrano nella routine e ci ostacolano, bloccano il nostro cambiamento di conseguenza  la nostra crescita.
Desiderate cambiare? Desiderate crescere e migliorare?
Potete.
Vi dico qual’è l’unica buona abitudine che esiste “ abituarsi a non abituarsi!” questo è un buon punto di partenza per iniziare il vostro viaggio al cambiamento.
Di fatto quando ci poniamo un obiettivo sapete cosa dovremmo fare? Dovremmo agire in modo differente da come abbiamo sempre fatto, da come siamo abituati.
Non siate ripetitivi e cimentatevi in comportamenti inusuali funzionali alla vostra meta.
Da qui in avanti perseverate siate costanti ed esercitatevi.
Di fatto tutte le abitudine positive si costruiscono attraverso la pratica .
Per cambiare dunque occorre volontà, costanza, perseveranza e pian pian passo dopo passo realizzerete un reale cambiamento.
Il cambiamento è un atto di amore e accettazione verso se stessi.
Vi suggerisco inoltre di non arrabbiarvi, di non deprimervi di fronte agli ostacoli che incontrerete…rimanete aperti al mistero della vita che ci offre infinite possibilità di scelta, valutate con attenzione se l’obiettivo ad oggi perseguito sia falso oppure realmente voluto…
Siate determinati a raggiungere ciò che desiderate ma siate abbastanza aperti e flessibili da comprendere quando è ora di cambiare la rotta.
Il vostro cambiamento dipende  dall’idea che potete migliorare.

"Io sono..."


Cosa pensi di te stesso, della tua vita?
Probabilmente non lo sai…probabilmente ti sembra tutto normale.
Hai desideri, interessi, aspirazioni? Forse si, oppure non lo sai…
L’assenza di un desiderio, chiama in causa un problema ovvero la paura di non avere, di non poter salvaguardare una propria identità.
Chi sei?
Cosa vuoi dalla tua vita?
Chi vuoi diventare?
Sono domande apparentemente semplici, ma ci troviamo spesso in grossa difficoltà quando cerchiamo in noi la risposta.
Occorre fare chiarezza circa i propri impegni e le proprie scelte  e poi provate a dire “Io sono….” Cerchiamo nel nostro cuore il nostro obiettivo.
Individua i tuoi bisogni più importanti (famiglia, lavoro, amici ecc..)
Cerca di capire quali hai trascurato, individua quello che più ti ha limitato ossia, il bisogno più ostacolato.
Per farti capire meglio ti faccio l’esempio di una pianta che cresce con aria e luce ma manca di acqua tutta la sua crescita sarà influenzata dall’elemento mancante.
Adesso possiamo riportare l’esempio sulla nostra specifica persona se manchiamo di soddisfazione, se non riusciamo a soddisfare un bisogno inevitabilmente anche tutte le altre sfere della nostra vita ne saranno influenzate negativamente.
Ogni tanto siamo insoddisfatti è umano, ma in quei momenti pensa a cosa ti manca per stare bene.
Appare opportuno, mantenere le nostre sfere di gratificazione in equilibrio tra loro, questo risulta basilare al fine di poter essere felici.
Non crogiolarti nelle mancanze, ma appena le individui cammina verso l’identificazione di ciò che desideri.
Capire ciò che ci manca ci consente di individuare i nostri bisogni e viceversa.

L'obiettivo


Molto spesso accade che le persone non riescano ad ottenere ciò che desiderano. Sapete perché? Spesso si lasciano trascinare dagli eventi, si fanno condizionare dalle persone e non riescono a decidere cosa vogliono davvero per loro stessi.
Non riescono a definire con consapevolezza il proprio obiettivo. Questo riguarda tutti i settori della vita dalla professione, alle relazioni più intime.
A volte il loro percorso di vita è lascito al caso, oppure scelto da altri  e la maggior parte delle volte la strada così percorsa si rivela una fonte di grande delusione.
Per sentirsi felici, realizzati, per irradiare benessere  a se stessi e agli altri occorre fissare nella mente ciò che realmente si vuole ed agire di conseguenza.
Come?
Primo passo conoscere il proprio obiettivo, più facciamo chiarezza dentro di noi più diventa semplice trovare la modalità adeguata al suo raggiungimento.
Avete presente un imbarcazione che solca il mare ecco voi site lì nel mare adesso dovete decidere come navigare.
Vi pare utile avere una meta? Immagino di si.
Allora occorre navigare nel mare della vita con una meta ben chiara. Non fatevi trasportare dalle onde. Vi suggerisco quindi di non farvi indirizzare dal vento ma seguite la vostra rotta, navigate con consapevolezza, studiate il vostro viaggio!
Secondo passo avere uno scopo questo significa convogliare le proprie energie non solo verso il vostro obiettivo ma concentratevi sulla vostra  forza emotiva che vi spinge che vi dà il vostro scopo.
Terzo passo avere un piano per far accadere ciò che vogliamo, un piano preciso fatto di piccole azioni quotidiane che ci portano con il tempo a raggiungere ciò che vogliamo.
Siate flessibile e ricordate che potreste anche commettere degli errori non avvertiteli come negativi ma d’aiuto per la vostra crescita.

lunedì 5 marzo 2012

Le scelte e l'emozione


“Noi siamo la somma delle nostre scelte”. La prima volta che ho udito questa frase mi sono detta “Sarà? Certo gli eventi che non dipendono da noi, ci condizionano parecchio”. In seguito dopo una lunga meditazione né ho capito il senso
Ebbene, noi decidiamo le nostre emozioni. Noi decidiamo, che significato dare agli eventi e cosa provare di conseguenza.
Si, le nostre emozioni siamo noi a crearle, a volte soffriamo, a volte siamo felici, altre ancora siamo confusi ebbene se imparassimo a gestirle potremmo ottenere grandi benefici nella vita di tutti i giorni.
Mi sembra opportuno, farvi un semplice esempio, per aiutarvi a comprendere questo concetto ovvero come creiamo un emozione.
Ecco qua, state vivendo  una normalissima giornata fatta di lavoro, famiglia ecc… di punto in bianco nasce una forte discussione con il vostro partner … e gli dite “mi hai fatto ARRABBIARE!”
Grande errore non è il vostro partner che vi ha fatto arrabbiare, siete voi che vi siete arrabbiati.
Se in quella stessa giornata voi e il vostro partner  aveste avuto la medesima discussione ma a voi fosse capitato qualcosa di stupefacente, come un’eredità improvvisa vi arrabbiereste? Lo dubito fortemente.
Altro esempio, pensate a tutta quella gente che dalla vita apparentemente ha avuto tutto, denaro, bellezza, successo e non è comunque soddisfatta, non riesce ad assaporare la gioia e probabilmente vede solo il lato oscuro della propria esistenza tanto da drogarsi, bere e magari finire in obitorio a soli quarant’anni.
Ultimamente potremmo fare diversi esempi di personaggi famosi di questo tipo.

Ebbene se le persone avessero gli strumenti per connettersi con il proprio bagaglio emotivo e potessero attuare i desideri del loro cuore oltrepasserebbero i loro disagi fisici ed emozionali.
Tutto ciò è possibile.
Basta prendere consapevolezza di ciò che ci accade e della nostra responsabilità;  basta creare uno spazio per le nostre emozioni affinché queste possano trasformarsi.
E’ una nostra scelta.