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martedì 7 agosto 2012

Cinque e Sei Agosto' 12



Cinque Agosto’ 12, oggi c’è veramente caldo… il sole scotta, ci alziamo sempre presto ma, decidiamo di fermarci in un baretto vicino al mare per una lunga colazione… fanno il caffè espresso,  per me vera goduria ero in astinenza.
Jacopo non sta più nella pelle, vuole andare in spiaggia… arriviamo alle 9.00, non c’è ancora tanta gente… posizioniamo gli asciugami… e ci godiamo una leggera brezza.
JJ è subito in acqua.
Io mi bagno i piedi poi mi immergo nella lettura, ogni tanto alzo lo sguardo e controllo il piccolo… ma sono tranquilla c’è Marco con lui.
Interrompo la lettura, uno strano rumore cattura la mia attenzione; dei pescatori stavano cercando di mettere in mare un piccola barca di legno, rossa e bianca, la facevano scivolare lungo delle assi, dalla spiaggia al mare.
Lì osservo, erano quattro ragazzi abbastanza giovani, la barca invece sembrava datata… mi sembrava un gozzo ma io non sono un’esperta quindi non so… potevo però percepire l’amore e la cura con cui la trattavano sicuramente per loro era, è preziosa…
Già, perché spesso alle cose ci si affeziona, io addirittura sono quella che, dà i nomi agli oggetti così facendo lì sento più miei, è come se prendessero vita.
Sbircio dà lontano e noto che la barca ha un nome.
Si è fatta ora di pranzo, ci fermiamo in un locale poco distante e mangiamo pesce alla piastra… fa davvero caldo, in spiaggia si stava meglio… non sappiamo come impegnare la giornata…motivo per il quale l’unico luogo accessibili per tutti sembrano quelle acque cristalline… mare, mare e solo mare.
Siamo cotti dal sole, torniamo verso le 17.00 a casa, domani ci aspetta una giornata impegnativa 200 km in barca.

Sei Agosto’ 12 ore 8.00 siamo in barca, il tempo sembra buono. Ci aspetta una giornata piena…
Quattro isole da visitare Prvic, Grgur, Goli e Rab.
JJ dà il meglio di se stesso è incontenibile, saranno tutte queste novità… mette a dura prova sia la mia pazienza, (generalmente ne ho tanta), che  quella di Marco.
Ma, scopriamo di potercela fare (con molto fatica), lunghi respiri e sguardi di comprensione, nel mentre la nostra adorabile peste è indomabile, ma va comunque bene così… e sapete perché? Noi abbiamo scelto di lasciarlo sempre libero di sperimentare e sperimentarsi… per noi è molto faticoso, corri di qua, di là, controlla che non sia in pericolo e tanto altro… ma poi nel suo sorriso che si apre al mondo, alle persone vediamo tutto quell’ entusiasmo che lo rende unico e ci soddisfa; addirittura la stanchezza si fa più leggera… Questa scelta educativa è stata presa per non contaminarlo dai nostri schemi mentali adultizzati, per dargli la possibilità di manifestarsi per quello che è … non vogliamo chiuderlo in un recinto, non vogliamo limitare la sua creatività, desideriamo che possa avere piena consapevolezza delle sue capacità…
Acque cristalline e delfini in mare aperto ci accompagnano in questa breve gita…
In una piccola baia del mar Adriatico, che sembra lontana dal mondo civilizzato, facciamo il bagno con dei pesci azzurri, rosa che ci nuotano intorno… in tanto si tuffano in acqua un uomo e una donna da un’altra imbarcazione sono nudi… ci vedono e sembrano imbarazzati… se ne vanno…
Le persone sono piene di contraddizioni… perché andarsene… perché essere imbarazzati… ma? Noi non lo eravamo, mi è spiaciuto che non abbiano goduto di quell’angolo di paradiso.
Dopo 30 minuti circa …ripartiamo, altra isola, altri panorami altre persone… e poi un’altra ancora…
Alle 18.30 torniamo a Baska distrutti da Jacopo, dal sole e dalla stanchezza ma appagati dall’intesa giornata.

1 commento:

Marina ha detto...

...letto tutto d'un fiato! Per un attimo sono volata via dalla scrivania, anche io lì con voi a farmi cullare dalle onde del mare!
In silenzio... ti seguo :)